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Comunita' Montana Monti Azzurri

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Si ringrazia Comunita' Montana Monti Azzurri per la collaborazione.

 



La Comunita' Montana dei Monti Azzurri

Le colline e le valli della Comunità Montana: un mosaico di colori diversi che variano con le stagioni. Su di esse l'occhio si posa spaziando sull'orizzonte limitato dai monti azzurri e si nutre di sensazioni e di piccoli incanti... Tra le colline corrono valli ombrose di alberi secolari e torrenti impetuosi si sciolgono in cascatelle spumeggianti che trovano serenità in laghi argentei... E sull'acqua limpida si specchiano ancora altri piccoli incanti. Sui versanti e talora sulle cime delle alture, le case coloniche, cui fa quinta un ciuffo d'alberi, ora bianche di calce ora calde del colore del mattone; ogni tanto, sulla cresta, stagliato contro il cielo, abbracciato dalle sue antiche mura, un paese, un piccolo incanto...

E percorrendo le tortuose stradine dei centri storici o salendo, in spazi aperti, un'erta faticosa tra il profumo dei fiori, all'ombra di alberi amici, ecco che all'improvviso, del tutto inaspettata, sorge un'antica chiesa dagli eleganti portali in pietra plasmati dalla mano sapiente di antichi artefici. Dentro, nella penombra, risvegliate appena dalla curiosità del visitatore, si snodano sui muri, tranquille e serene, immagini di Madonne e di Santi, lì da secoli in attesa, lieti di creare ancora piccoli incanti...

E la suggestione di tempi lontani torna a rivivere in qualche città che si veste di tornei o di giostre medievali, di cortei e di sfilate, di bandiere e di fiamme frementi nell'aria dorata dei tramonti estivi per generare ancora una volta tanti, infiniti piccoli incanti...

 

Della Comunita' Monti Azzurri fanno parte i COMUNI:

  • Belforti del Chienti
  • Caldarola
  • Camporotondo di Fiastrone
  • Cessapalombo
  • Colmurano
  • Gualdo
  • Loro Piceno
  • Monte San Martino
  • Penna San Giovanni
  • Ripe San Ginesio
  • San Ginesio
  • Sant'Tangelo in Pontano
  • Sarnano
  • Serrapetrona
  • Tolentino

 

I Monti Azzurri e l'arte contemporanea:

In una regione antica, ricca di storia e di tradizioni, fino alla seconda guerra mondiale in certo modo isolata dal contesto nazionale, troviamo oggi una particolare attenzione per l'arte contemporanea, quasi segno di uno spirito di rivincita e di innovazione giocato sul piano dell'arte e della cultura.
Il territorio dei Monti Azzurri offre così l'ancor viva memoria della Resistenza nel museo di Caldarola, il contributo di pittori affermati, come ad esempio Mariano Gavasci, e insieme l'attività sempre aggiornata promossa da cultori dell'arte riuniti a Ripe San Ginesio intorno alla vivace personalità di Silvio Craia.

Tappe per un percorso Crivellesco:

Il territorio dei Monti Azzurri offre alcuni dei più importanti esemplari della pittura marchigiana quattrocentesca caratterizzata dalla presenza e dall'influsso dell'artista veneto Carlo Crivelli. Testimone raffinato del decorativismo tardogotico e al tempo stesso interprete delle conquiste rinascimentali, prima fra tutte la prospettiva, è presente con il polittico di Monte San Martino, a cui lavorò insieme al fratello Vittore, responsabile quest'ultimo di altri polittici conservati nella stessa chiesa e di una preziosa opera oggi nella Pinacoteca di Sarnano.

Il linguaggio crivellesco si estende nella regione e perdura nel tempo, attraverso l'attività di Lorenzo d'Alessandro, di cui ricordiamo la Madonna della Misericordia nella chiesa di Caldarola, di Stefano Folchetti e di Vincenzo Pagani di cui Sarnano ospita importanti tavole.



La Comunita' e i Musei:

Una rete museale che collega, in un percorso culturale, le bellezze e le preziose risorse di un territorio. E' un cammino alla scoperta di piccoli incanti, che spesso si rivelano vere e proprie opere d'arte, di grande pregio.
Basti pensare alla capillare diffusione di opere pittoriche del '400, ma anche ai contenitori architettonici come i castelli, le fortificazioni e gli antichi palazzi. Tutte opere dell'ingegno che accolgono altrettante ispirazioni di un'arte raffinata e colta, curata e attenta ad ogni particolare.

I luoghi dei monti azzurri conservano, raccolgono e custodiscono collezioni di rara bellezza, come quelle del martello, delle armi e dell'avifauna, ma anche gli ex voto, le ceramiche, le suppellettili religiose, fonte di una radicata cultura e tradizione popolare.
Ad ogni luogo un suo incanto. Ma affinché ogni preziosità non resti isolata, chiusa in se stessa, nasce una vera e propria rete museale, che la rende visibile, collegabile ad altre forme di arte, che la avvicina al territorio. Da qui la denominazione "Monti Azzurri e Musei", quasi ad indicare una sorta di percorso ideale fra i monti, alla scoperta di ciò che le civiltà hanno lasciato.

Piccoli musei che diventano un unico grande museo del territorio, rafforzando un'immagine anche culturale dei monti azzurri, che ha bisogno e merita di emergere in tutto il suo splendore.
Non solo dunque piccoli incanti, ma anche grandi meraviglie che vanno vissute e conosciute nella loro dimensione, girando, da una valle all'altra, da una collina all'altra, per comprendere a fondo le radici storiche, sociali e culturali di un pensiero e di una civiltà.


De Magistris, pittore di Caldarola:

Simone De Magistris di Caldarola è uno dei maggiori protagonisti della scuola pittorica marchigiana della seconda metà del XVI secolo di cui rimangono sul territorio dei Monti Azzurri numerose opere.

Noto per il suo legame con la cultura figurativa di Lorenzo Lotto pur essendo rimasto nella bottega del maestro solo per pochi giorni, Simone è ormai riconosciuto come uno degli esponenti più significativi dell'arte della Controriforma, nel periodo in cui, dopo il Concilio di Trento, la Chiesa proponeva precisi dettami nel campo delle immagini come veicoli delle storie e dei significati sacri.

Col suo linguaggio manieristico, caratterizzato nella maturità da un colorismo acceso e dal cangiantismo che sfaccetta le superfici, il De Magistris si rivela infatti interprete sensibile della committenza ecclesiastica, fra cui ricordiamo ad esempio il cardinale Evangelista Pallotta di Caldarola.

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