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Castel di Luco

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WELCOME

Una bolla di Papa Leone IX datata 1052 testimonia già a quell'epoca l'esistenza di questo raro e singolare castello del Piceno che conserva quasi intatta la sua struttura medioevale Castel di Luco, immerso nella quiete dei boschi e nella semplicità della vita rurale, vi accoglie attraverso una scala ricavata nella roccia, vi predispone all'emozione di varcarne la porta d'accesso; Laura e Francesco, i giovani proprietari, hanno realizzato nel borgo, sotto il castello, anche quattro suite, vi accoglieranno con gioia e semplicità, vi porgeranno i genuini sapori della gastronomia locale, vi trasmetteranno le emozioni e l'entusiasmo di chi vive in un luogo unico e di chi, al suo recupero, ha deciso di dedicare i propri sforzi.

 

Le suite, un invito irresistibile a fermarsi

Il castello non è l’unico elemento di suggestività, il borgo che ne cinge la base, con tutti i suoi particolari ambientali ed architettonici, contribuisce in modo determinante al mantenimento della dimensione medievale del luogo. Completamente addossata nella roccia sulla quale sorge il maniero,un’antica casa del ‘400, già abitazione di artigiani alle dipendenze del signore del castello, successivamente utilizzata come stalla e fienile, è stata ristrutturata rispettandone le caratteristiche architettoniche originali.

Ne sono state ricavate quattro singolari suites dai pavimenti in cotto originale, le pareti in travertino a vista e soffitti in travi di legno, che prendono il nome dalle nonne della famiglia Amici: Eva, Maria, Elena e Maria Teresa. Tutte godono di una splendida vista che spazia sull’aperta campagna. L’arredo, nella sua semplicità, rievoca la vita medievale che vi si svolgeva, senza per questo rinunciare alle comodità della vita moderna.  

Il ristorante

Il castello conserva ancora la sua struttura originaria e nelle stanze affrescate adibite a ristorante è possibile, su prenotazione, gustare i genuini sapori della gastronomia locale.

  • Coperti n. 50
  • Chiusura settimanale: Domenica sera e lunedì
  • Chiusura annuale No
  • Menu fisso Euro 35,00 per persona (solo su prenotazione)

 

Unico nel suo genere per la sua caratteristica forma circolare

Castel di Luco, situato nel comune di Acquasanta Terme a circa 15 chilometri da Ascoli, é uno dei più rari e singolari castelli del Piceno che conserva ancora, quasi intatto, il suo aspetto di struttura architettonica medioevale. Sopravvissuto all'invasione delle milizie di Carlo D'Angiò e alle soldatesche di Galeotto Malatesta, Castel di Luco è rimasto protagonista di eventi storici di eccezione. Da qui, infatti, il 10 Agosto 1445 partì Pietro di Vanne Ciucci, signore di Luco, alla testa di una schiera di montanari per liberare Ascoli dal potere di Rinaldo fratello di Francesco Sforza. Ancora una volta la montagna teneva alta la fiaccola della libertà. Fu qui , in questo castello, che un bandito famoso di Ascoli, il Parisani, fece trucidare nell'estate dei 1562 Chiarino Montaroni al quale era stata affidata la difesa del maniero. I banditi, al comando dei Parisani, lo assediarono. A tradimento fu chiamato sulla porta il difensore del castello, quasi ci fosse l'intenzione di arrivare ad un accordo. Chiarino Montaroni uscì e fu freddato da un colpo di archibugio. Il Parisani si impadronì dei cadavere e con l'aiuto dei suoi sgherri lo gettò nel fiume Tronto.

Nei secoli successivi il castello, da fortezza che era, si é trasformato in residenza gentilizia continuando ad ospitare la famiglia Ciucci che ne è stata proprietaria fino al 1800 quando l'ultima ereditiera, Maria, andò in sposa a Giuseppe Amici che ha tramandato fino ad oggi tutta la proprietà ai suoi diretti discendenti. Attualmente il castello conserva ancora la sua struttura originaria e nelle stanze affrescate adibite a ristorante è possibile, su prenotazione, gustare raffinati piatti locali e rivedere, con la visita al castello, la storia di un intero millennio.

Una stradina circondata dal verde introduce il visitatore a Castel di Luce, un borgo medioevale immerso nella quiete dei boschi e nella semplicità della vita rurale. Attraverso una scala ricavata nella roccia il visitatore si lascia alle spalle la realtà del quotidiano per tuffarsi in un'atmosfera fiabesca. Nell'immaginario, dame e cavalieri accolgono l'ospite al suono di flauti e chiarine e lo conducono a ritroso nella storia, attraverso il suggestivo cortile fiorito che introduce al castello, dove l'austera bellezza delle stanze evoca atmosfere di storie e leggende narrate accanto al camino, di leggiadre fanciulle che danzano nei saloni e di misteriosi passaggi segreti che conducono al cuore del maniero. Qui tra i raffinati decori delle volte che ricordano volti medioevali di donne intente a ricamare preziosi tessuti, il visitatore viene bruscamente sottratto alle note di questa antica armonia dai genuini sapori della gastronomia locale, sapientemente evocati nelle settecentesche sale dei ristorante, dove l'ospite può gustare la tradizionale cucina locale.

Ora la serata a Castel di Luco volge al termine: Laura e Francesco Amici, proprietari del castello, salutano l'ospite che si attarda ancora sulla soglia cercando di prolungare per qualche istante la magia della serata.      

 

LE ORIGINI  

Sulle origini del castello sono state formulate diverse ipotesi: la più accreditata é quella del Colucci, storico marchigiano del '700, il quale riteneva che Luco (dal latino lucus) fosse anticamente un bosco sacro nelle cui ombre erano celebrati orrendi riti pagani. Il castello, quindi, sarebbe stato eretto, nel mezzo di quel bosco, proprio sopra il poggio di travertino dove probabilmente erano situati gli altari sui quali venivano eseguiti i sacrifici. Notizie certe dell'esistenza del castello si hanno invece, a partire dall'XI secolo come testimonia una bolla di Papa Leone IX, datata 1 Luglio 1052 e conservata nell'archivio della cattedrale di Ascoli, in cui si legge che il vescovo Bernardo Il ne aveva il dominio insieme ad altri castelli della zona.

 

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