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Teatro Persiani

informazioni

 www.comune.recanati.mc.it

 

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A Recanati già nel XVII secolo le rappresentazioni teatrali si svolgevano all’interno di un teatro situato nel Palazzo dei Priori. Agli inizi del XVIII secolo fu costruito un teatro stabile in legno, detto Teatro dei Nobili. Aveva 56 posti e per tutto il ‘700 fu utilizzato dalla popolazione, ma già agli inizi dell’800 gli spazi appaiono insufficienti. La costruzione dell’attuale Teatro Persiani venne promossa dal conte Monaldo Leopardi, allora Gonfaloniere della città, insieme al marchese Giambattista Podaliri a partire dal 1823 con la pubblicazione di un manifesto-programma. Secondo l’idea iniziale di Monaldo l’edificio doveva essere collocato nei pressi di Palazzo Antici, ma la maggioranza del consiglio ritenne che doveva trovarsi nei pressi della piazza.

I lavori vennero affidati all’architetto Tommaso Brandoni: molte famiglie nobili recanatesi (tra cui gli Antici, i Podaliri, i Leopardi, i Colloredo, i Politi, i Carradori) e il Comune stesso acquistarono dei palchi; i lavori durarono diciassette anni e nel 1840 venne inaugurato il nuovo teatro. Lo spettacolo di apertura fu l’opera "Beatrice di Tenda" di Vincenzo Bellini. Successivamente il teatro venne dedicato al compositore recanatese Giuseppe Persiani, contemporaneo di Giacomo Leopardi, famoso in Italia e all’estero.

Nel 1898, in occasione del primo centenario della nascita di Giacomo Leopardi, Pietro Mascagni diresse un poema lirico da lui composto, mentre Beniamino Gigli vi rappresentò la "Tosca" nel 1923 e la "Bohème" nel 1927. Entrambi gli eventi sono ricordati da due lapidi poste nel foyer del teatro. Le decorazioni interne sono state realizzate dai sangiorgesi Saverio ed Eusebio Basili; il soffitto, a cupola ribassata e raccordato con lunette dipinte a trompe-l'oeil, fu dipinto da Marco Capizucchi, rinnovato nel 1870 dai recanatesi Luigi Basvecchi e Lorenzo Urbani, e le scene decorate da Romolo Liverani di Faenza.

Le decorazioni dei parapetti dei palchi sono realizzate in stucco dorato e differenziate per ogni ordine di palco. Il foyer è a pianta rettangolare, animato da otto colonne disposte a formare uno spazio ovale. Il teatro ha 400 posti ed è costituito da una sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi, un loggione a galleria, un’ampia platea e un palcoscenico con il boccascena architravato e decorato con rosoni su motivi geometrici. Il soffitto reca dei medaglioni con i ritratti di Vittorio Alfieri, Pietro Metastasio, Carlo Goldoni e Guido d’Arezzo.

 

 Il Teatro Persiani e' anche sede del Museo Beniamino Gigli

 

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